Ferrovia Alto Pistoiese – È il giugno del 1926 e nei piccoli paesini della montagna pistoiese si respira aria di novità. Comincia la storia dei trenini bianchi e rossi che accompagneranno i lavoratori delle valli della Lima e del Reno negli stabilimenti dove si lavora il ferro, proveniente dall’Isola d’Elba, e la carta grazie all’abbondante legname che la montagna fornisce.
È la storia che salda la Società Metallurgica Italiana e le cartiere con il mondo rurale delle valli circostanti. Pracchia, Maresca, Gavinana, Limestre, S. Marcello Pistoiese e Mammiano iniziano ad esistere oltre il loro mondo perché oltre all’industria, il piccolo trenino che si arrampica in mezzo ai boschi comincia a portare i primi turisti.
Gli splendidi panorami mostrano ai viaggiatori i prati dell’Alpe Piana, il passo dell’Oppio, tutta la valle della Lima con i suoi vasti boschi sovrastati dai crinali dell’Abetone, ai bianchi monti di Lucchio e al massiccio de Le Lari dove, tra l’altro, nasce proprio il nostro fiume Reno.
Il sogno dura fino al 30 settembre 1965. I lavori di ripristino della linea dopo il conflitto mondiale non hanno fermato lo spirito del tempo che in questi anni favorisce sempre di più il traffico su gomma, condannando le ferrovie a roba vecchia non più al passo con la modernità.
Per chi vuole ancora sognare però, una possibilità c’è: La piccola linea dismessa è ora una favolosa (e neanche troppo conosciuta) sterrata, perfetta per chi ama pedalare in gravel. Le pendenze sono più che accettabili e una volta raggiunto il passo dell’Oppio, la strada bianca scende in divertentissime curve fino a Pracchia. Oltre al tracciato, rimangono le stazioni in stile Liberty perfettamente restaurate e le dolci alture di questo piccolo angolo di mondo.
La trovi in:
Campari Long Ride
Campari Long Ride è un trail ad anello di 100 kilometri che percorre le vallate meno conosciute della zona dell’Appennino bolognese e pistoiese, attraversando borghi montani di particolare bellezza, antichi sentieri forestali …